lunedì 22 febbraio 2016

Ruggine americana

"Guardi il sole e ti sembra tuo invece tramonta dietro quelle colline da quindicimila anni - dall'ultima era glaciale".

Ruggine americana, Philipp Meyer, 2009.

Grande protagonista mai nominato del romanzo, il Sogno Americano si è ridotto in frantumi a Buell, Pennsylvania, dove un'acciaieria, ormai dismessa e abbandonata, incombe come un'infausta ombra sul destino degli abitanti della grigia cittadina.

Tra questi, Isaac English, vent'anni, cervello di un genio, ma niente college: non ha superato il trauma del suicidio di sua madre, e dopo aver cercato di imitarla, salvato in extremis dall'amico Billy Poe, sogna di andar via, verso la California, a costruirsi un futuro o a cercare di scacciare i demoni del passato, abbandonando un padre invalido a causa di un incidente in fabbrica. 

martedì 5 gennaio 2016

Citazioni seriali #10 - Macbeth

Nella lingua, appari come il fiore innocente. Ma sii la serpe che vi si cela sotto. Lady Macbeth (Atto I, Scena V).

Se un giorno, in un'altra vita, fossi una grande attrice di teatro acclamata dal pubblico o semplicemente se in questa vita trovassi il coraggio di salire sul palco del teatro parrocchiale un venerdì sera qualunque, davanti ad una platea vuota ed in penombra, dopo che catechisti, educatori e frequentatori della parrocchia fossero andati via, mi piacerebbe cimentarmi nel celebre monologo di Lady Macbeth tratto da questa immensa tragedia.

A parte la grande boiata appena scritta, ho ripreso Shakespeare dopo anni da quando lo lessi all'Università e forse non ne apprezzai fino in fondo la grandezza. All'epoca il corso di studi era incentrato sulle commedie: La bisbetica domata, La tempesta, Come vi pare, Il mercante di Venezia (beh, in effetti il monologo di Shylock sugli ebrei mi aveva già dato i brividi allora).

venerdì 4 dicembre 2015

Off Topic #1: Like a killer in the sun - Asbury Park, N. J.

It's a town full of losers
And I'm pulling out of here to win
.

Se n'è andato, ne ha fatta di strada, è arrivato lontano, lui ha davvero vinto e poi è tornato. Oggi vive ancora lì, a poche miglia da Asbury Park, in una ridente cittadina di nome Colts Neck, dove ottobre è colorato di arancione come tutte le città americane in autunno e le migliori zucche per Halloween si possono scegliere da Delicious Orchard, un supermercato bio in cui vendono persino pasta italiana prodotta in Italia.

giovedì 9 luglio 2015

La riva - Cortometraggio "made in Lucania"

Trama: In un'assolata giornata estiva, Franco si lascia convincere suo malgrado, ad andare al mare. La sua compagna lo trascina in un lido balneare, che subito si manifesta agli antipodi di un posto tranquillo in cui rilassarsi, nelle vesti di un bagnino piacione a cui non vengono risparmiate occhiatine ammiccanti; un vecchietto che fa pipì sotto gli alberi; una vicina di ombrellone invadente, caciarona, che offre indistintamente brasciole e cozze crude e rincorre indemoniata per tutta la spiaggia il suo pestifero bambino, incurante dei bagnanti e soprattutto del malcapitato Franco, al quale non riesce neanche di cambiare ombrellone.

Come in trance, Franco si alza dal lettino e cammina. Prende le distanze dal piccolo inferno balneare e segue il bagnasciuga per ore, fino al tramonto, fino a trovare una barca ormeggiata su una spiaggia finalmente deserta che lo invita a prendere il largo.

Ma neanche lì, in mezzo al mare, riesce a trovare la tranquillità e la solitudine di cui è in cerca: si imbatte in un uomo che, prima di lui, aveva preso il mare come via di fuga.

mercoledì 17 giugno 2015

Citazioni seriali #9 - Il sentiero dei nidi di ragno

La citazione seriale di oggi, mercoledì 17 giugno 2015, giorno in cui migliaia di studenti hanno varcato la soglia dell'età adultà attraverso la porta senza via d'uscita dell'esame di maturità, è affidata ad una gradita ospite di questo blog, che purtroppo non lo frequenta spesso quanto vorrei.

Direttamente dalla bacheca di Facebook di Angelica Didio:

"Ci sono tra i miei libri scrittori che mettono ordine tra i miei pensieri sparsi, altri che mi raccontano realtà sconosciute, altri che mi stupiscono per la capacità di rendere visibili le loro parole. E poi c’è Italo Calvino che riassume tutte queste caratteristiche compresa quella di parlare di argomenti reali proprio mentre racconta favole e di criticare il presente anche quando ci conduce per i boschi dell’Appennino a conoscere i partigiani. Oggi una delle tracce della maturità era dedicata a lui…e io rincaro la dose!

lunedì 15 giugno 2015

Cinque pezzi facili ... non da ombrellone!

L'estate è alle porte, ormai. Anzi, in quanto a temperature, da queste parti ci siamo abbondantemente dentro. Col primo caldo, inizia la spasmodica ricerca di refrigerio, per il corpo e per lo spirito. Mentre per il corpo bevande fredde e ombra (possibilmente generata da un ombrellone in riva al mare, accarezzati da una piacevole brezza) offrono una soluzione più che soddisfacente, per la mente abbiamo bisogno di leggerezza.

E nell'immaginario collettivo in cui tutti i TG italiani ci relegano, negandoci qualsiasi possibilità di distinguerci, il bisogno di leggerezza può essere soddisfatto da quell'aberrante odiosa categoria di libri adatti alla "lettura da ombrellone".

Sarò stata una bambina e poi un'adolescente problematica (molto probabilmente questo fa di me anche una giovane adulta problematica), ma da bambina e ad adolescente, al mare non leggevo, mentre trascorrevo i pomeriggi estivi in compagnia di letture di pari dignità di quelle "impegnate" destinate a stagioni più nobili: l'autunno e l'inverno.

martedì 26 maggio 2015

Il Grande Gatsby. Vince il romanzo, ma il film è un'esperienza da non perdere.


"E mentre meditavo sull'antico mondo sconosciuto, pensai allo stupore di Gatsby la prima volta che individuò la luce verde all'estremità del molo di Daisy. Aveva fatto molta strada per giungere a questo prato azzurro e il suo sogno doveva essergli sembrato così vicino da non poter più sfuggire. Non sapeva che il sogno era già alle sue spalle, in quella vasta oscurità dietro la città dove i campi oscuri della repubblica si stendevano nella notte. Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C'è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia... e una bella mattina... Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato".
Il grande Gatsby, F. S. Fitzgerald